Natural Water Retention Measures (NWRM)

L6WP1, 26 luglio 2023. Le misure di ritenzione naturale delle acque: un vantaggio per la pianificazione e la gestione delle risorse idriche.

Offrire alle amministrazioni pubbliche e agli enti che operano nel campo della pianificazione e gestione delle risorse idriche una visione d’insieme sui vantaggi che derivano dall’attuare soluzioni basate sulla natura: è uno degli obiettivi centrali del documento “Le misure di ritenzione naturale delle acque come strumento per favorire l’integrazione delle direttive europee. Linea guida nazionale per l’integrazione degli obiettivi della politica in materia di acque con le altre politiche settoriali”, curato dall’Unità Tecnica L6 WP1 con il supporto dell’UTS L6 WP2.

Le misure di ritenzione naturale delle acque (in breve “NWRM”, acronimo di Natural Water Retention Measures) sono misure multifunzionali che sfruttano mezzi e processi naturali per proteggere le risorse idriche e gestirne i rischi connessi. Ripristinando o mantenendo gli ecosistemi, nonché le caratteristiche naturali dei corpi idrici, le NWRM costituiscono infrastrutture verdi in grado di garantire una vasta gamma di servizi ecosistemici come la regolazione delle portate, la ricarica delle falde, la ritenzione dei nutrienti e, più in generale, la regolazione della qualità delle acque, nonché la riduzione della vulnerabilità a inondazioni e siccità. Come illustrato in diverse occasioni dalla Commissione Europea, le NWRM sono un approccio efficace, sotto il profilo dei costi, per il raggiungimento degli obiettivi delle principali politiche dell'Unione (Acque, Alluvioni, Natura, Agricoltura) e allo stesso tempo contribuiscono all’adattamento ai cambiamenti climatici.

Con specifico riguardo agli obiettivi ambientali in tema di acque definiti dalla Direttiva Quadro Acque (DQA) e all’attuazione armonizzata della stessa con la Direttiva Alluvioni (DA), le misure di ritenzione naturale delle acque rappresentano interventi win-win che, ripristinando le funzionalità ecosistemiche del territorio, concorrono a prevenire l’ulteriore deterioramento degli ambienti acquatici e a raggiungere gli obiettivi in tema di acque e di difesa dalle alluvioni. Il ripristino degli ecosistemi acquatici è un tema centrale nel recente dibattito politico ambientale anche nell’ambito della Strategia europea per la biodiversità al 2030: tra le azioni necessarie a raggiungere i target di questa ambiziosa Strategia, la Commissione Europea ha richiesto agli Stati membri maggiori sforzi per il ripristino di questi ecosistemi, attraverso l’adozione delle misure di ritenzione naturale delle acque, ovvero la rimozione o la regolazione di tutte quelle barriere che impediscono la continuità e la connettività dei corsi d’acqua.

Nella stessa Strategia, inoltre, la Commissione evidenzia l’importanza di garantire portate atte a sostenere le comunità biologiche e una gestione sostenibile dei sedimenti a livello di bacino idrografico, finalità anche queste conseguibili attraverso l’adozione di specifiche NWRM. Nonostante i potenziali vantaggi offerti, l'adozione delle NWRM nei diversi piani settoriali è ancora limitata. Questo è in parte imputabile al fatto che la pianificazione è ancora effettuata secondo una logica mono settoriale, senza indagare le potenziali ricadute ed i benefici sugli obiettivi delle altre pianificazioni interconnesse.

È però evidente come le principali cause di effetti negativi sullo stato delle acque siano correlate tra loro e come, a loro volta, impattino trasversalmente anche su obiettivi di altre politiche di settore. Da qui nasce l’esigenza di un rafforzamento, a diverse scale, della coerenza di alcune delle principali politiche ambientali dell’Unione Europea (Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE, Direttiva sulle alluvioni 2007/60/CE, Direttiva habitat 92/43/CEE, Direttiva uccelli 79/409/CEE, Politica agricola comune), una sfida in cui le NWRM giocano un ruolo strategico.

In quest’ottica, le linee guida prodotte nell’ambito del progetto CReIAMO PA forniscono - agli enti e alle amministrazioni pubbliche operanti nel campo della pianificazione e gestione delle risorse idriche, nonché al pubblico e agli stakeholder interessati - indirizzi operativi per l'adozione delle NWRM nella pianificazione e nella pratica gestionale, in quanto strumenti efficaci per il raggiungimento integrato di vari obiettivi: ambientali riferiti ai corpi idrici, di prevenzione e gestione del rischio di alluvione e infine complementari relativi alle risorse idriche nelle altre Direttive comunitarie.

Le Linee Guida sono disponibili per il download nella sezione Documenti L6 WP1 - Uso sostenibile della risorsa idrica

 Approfondisci:  Linea 6 WP1 Uso sostenibile risorsa idrica

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